Pittore italiano. Studiò con B. Cesi
e P. Fontana; trasferitosi a Firenze fu allievo e compagno del Passignano. Una
delle figure più importanti della scuola bolognese, nei suoi lavori si
nota l'influenza di L. Carracci, col quale entrò in contatto dopo il suo
rientro a Bologna (1606). Le sue opere rappresentano per lo più temi
sacri e prediligono la rappresentazione di miracoli e di folle di fedeli; tra le
principali ricordiamo:
Miracolo di San Domenico (Bologna, chiesa di San
Domenico);
San Martino che resuscita il figliuolo della vedova;
Il
miracolo di San Giovanni;
San Giuseppe che riconosce l'innocenza della
Vergine;
Pietà (pinacoteca di Bologna) (Bologna
1577-1668).